L’ansia sociale si potrebbe circoscrivere a determinati luoghi o contesti, ad esempio tutti i grandi eventi pubblici come le competizioni sportive o gli spettacoli da vivo. Al di fuori di queste specifiche situazioni, la persona potrebbe sentirsi a proprio agio. Se, al contrario, l’ansia sociale è totale, allora si scatena una vera fobia sociale, che impedisce qualunque tipo di rapporto interpersonale, anche in contesti comunemente considerati sicuri.
Di ansia sociale possono soffrire anche i bambini, per i quali, però, è necessario controllare che manifestino i comportamenti fobici con i propri coetanei e non solo in presenza di adulti.
Quali sono le cause dell’ansia sociale
Non è ancora del tutto chiaro cosa origini il disturbo da ansia sociale. Parliamo di un potenziale complesso di cause, alla base delle quali c’è l’inclinazione a essere influenzati dal giudizio altrui per bisogno di continue conferme, per voler essere sempre perfetti, per un’eccessiva insicurezza e timidezza. Potrebbero esserci anche cause derivanti da eventi avversi alla vita presente o esperienze negative passate: un’umiliazione o una feroce critica subita in pubblico.
Ecco alcuni esempi di situazioni in cui si manifesta tipicamente l’ansia sociale: parlare in pubblico, partecipare a una cena con molte persone, dover parlare con persone sconosciute. Nei casi appena citati si teme di perdere il filo del discorso, di non riuscire a seguire un percorso logico, di non essere all’altezza della situazione e di non trovare le parole per esprimere correttamente i propri pensieri.
I sintomi dell’ansia sociale
Quando qualcuno arrossisce parlando in pubblico o viene colto nel vivo di argomenti imbarazzanti, non è corretto dare l’etichetta di ansia sociale, si tratta semplicemente di un comune e momentaneo disagio. Diverso è parlare con qualcuno e avere l’ansia anticipatoria di poter arrossire anche stiamo tenendo una conversazione su temi che non riguardano la nostra sfera intima.
A differenza dei più comuni sintomi da ansia e stress, che possono essere a volte poco specifici, l’ansia sociale si manifesta con tremori, tensione muscolare, secchezza delle fauci, nausea, crampi addominali, sudorazione alle mani, confusione mentale, vampate di calore che determinano il tipico rossore in viso, mal di testa.
Riguardo i comportamenti, riconosciamo l’ansia sociale per:
- il terrore provato pensando che gli altri si accorgano del nostro disagio;
- il nervosismo e l’apprensione nel dover confrontarci con persone estranee;
- la difficoltà a sostenere lo sguardo altrui;
- il senso di colpa per il proprio imbarazzo.
Come affrontare l’ansia sociale
Abbiamo detto che questa particolare forma d’ansia colpisce i rapporti sociali e nasce dalla convinzione che in determinati contesti non si sia all’altezza della situazione, che le persone ci guardino costantemente per scorgere e smascherare i nostri timori. I giudizi negativi paralizzano le persone affette da ansia sociale, ma se la fobia sociale è blanda e gestibile con un po’ di autocontrollo, possiamo adottare una serie di comportamenti che mettano gradualmente alla prova la nostra capacità di reagire all’inconscia paura di non piacere agli altri.
L’atteggiamento mentale che dobbiamo coltivare ogni giorno è perdonarci per non essere perfetti. Il desiderio di aspirare alla perfezione potrebbe essere in alcuni casi uno sprone vincente, ma quando diventa patologico, nulla che faremo sarà all’altezza delle nostre aspettative.
Abbiamo la fobia di parlare in pubblico? Mettiamoci alla prova, ma in una situazione “sicura”. Coinvolgiamo persone con le quali ci sentiamo a nostro agio e simuliamo un’esposizione in pubblico, abituandoci all’idea di farlo con persone sconosciute. L’esercizio è molto importante in questi casi: prendiamo l’abitudine di parlare ad alta voce con noi stessi. È dimostrato che spronarsi o semplicemente esprimere ad alta voce dei ragionamenti, aiuta la lucidità mentale, la concentrazione e stimola il ragionamento.